“Che vada a cagare anche il sole”
(la compagna benzinaia, qualche giorno fa)
“Tra gli effetti del riscaldamento delle acque c’è lo stato di salute delle gorgonie e dei madreporari, specie target del progetto di monitoraggio. Perdono i loro colori accesi, sbiancano e in alcuni casi mostrano segni di necrosi.”
(La Nuova Sardegna)
premessa: qualche settimana fa parlavo con una persona in uno spazio politico, facevo i complimenti per il posto, per le attività, poi questa persona mi dice “beh adesso, sai com’è, non faremo più niente”. io non capisco, lui continua “sai com’è, no? non c’è più nessuno, spariscono tutti”. lo fisso con sguardo interrogativo, in attesa che chiarisca, visto che io non arrivo a capire perché le persone dovrebbero sparire improvvisamente. vedendomi confuso, finalmente chiarisce: “è estate”. solo a quel punto capisco: intende dire che la maggior parte delle persone va in vacanza. quando l’ho capito ho annuito e ho detto “ah beh, certo, chiaro”.
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“Io non capisco perché la gente sta in spiaggia sotto al sole”
(Roberto, compagno agricoltore)
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la cinefilia è depressione. perché vuol dire chiudersi in ambienti ristretti, al buio, e invece di vivere, guardare altre persone che fanno finta di vivere, e farlo tutti i giorni, più volte al giorno magari, se vuoi essere un vero cinefilo. una persona normale non guarda tutti quei film. sono attori, stanno fingendo, a volte non sanno nemmeno di cosa stanno parlando, e alla fine dei film, nei titoli di coda, ci sono i loro veri nomi. come se non bastasse, molti di loro sono perfino morti. la cinefilia è necrofilia. l’estate, si sa, è la stagione peggiore per i morti, perché col caldo il processo di putrefazione è accelerato. per questo il cinefilo sta al buio, nella stanza più fresca della casa, con uno o più ventilatori che non raffreddano il corpo ma almeno riducono l’umidità e rallentano la proliferazione batterica.
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“Agosto, steso lì sul divano e la mente in nessun posto”
(Agosto, Diaframma)
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dovevo presenziare a una presentazione, ma non ci sono andato. qualche tempo dopo, un’altra presentazione, il mio nome era sulle locandine, ma di nuovo io non c’ero. la mia caratteristica è sempre stata quella di non esserci, ma ultimamente sempre di più. a dire la verità, mi sto convincendo sempre di più di non esistere. questo porta a un paradosso. per non esserci, bisognerebbe esistere. ma se non esisto, si può dire che non c’ero? sinceramente penso che questa che mi sembra di vivere non sia la realtà. non posso dirlo troppo in giro, sono inevitabili delle conseguenze, e dopotutto sono già stato rinchiuso una volta, meglio evitare. ma questa non può essere la realtà. a un certo punto mi sveglierò. nel frattempo il frinire delle cicale e il ronzio del ventilatore si integrano alla colonna sonora di ogni film.
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forse esisto
se questo è giusto
forse è uno scherzo
di dubbio gusto
(Dario Meneghetti)
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per motivi lunghi da spiegare, quest’estate la sto passando in una stanza, quasi sempre in penombra o al buio, sul divano a guardare film. inizio la mattina, finisco la notte. i miei occhi non funzionano molto bene, ma cerco comunque di portarli al limite e a volte oltre. nella pagina che segue ho segnato alcuni appunti sui film che sto vedendo (o rivedendo, molto spesso) perché, non potendo fare praticamente nient’altro, di fatto questa cronologia delle visioni costituisce una sorta di diario.
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“Ricorderemo il mondo attraverso il cinema”
(Lav Diaz)
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dunque, al momento, non ci sono prove concrete della mia esistenza, se non la lista dei film che vedo.
ho spostato la cronologia delle visioni nella pagina LE FILMS
5 risposte su “Diario estivo. La necrosi.”
Vediti
Beyond the Black Rainbow
di Panos Cosmatos (probabilmente te l’ho già suggerito)
Adoro che hai citato Rubber, dopo che siamo gli unici ad aver visto Uncle Boonmee <3
Io però non vedo nulla, ma per caso alcune cose folli le ho viste
scaricato, lo guardo nei prossimi giorni.
Qualche titolo:
– Nói Albinói, Dagur Kári, 2003
– 101 Reykjavik, Baltasar Kormákur, 2000
– Attenberg, Athina Rachel Tsangari, 2010
– Rebels of the Neon God, Tsai Ming-liang, 1992
– Made in Hong Kong, Fruit Chan, 1997
– La doccia, Yang Zhang, 1999
– Le mie notti sono più belle dei vostri giorni, Andrzej Zulawski, 1989
– Zusje, Robert Jan Westdijk, 1995
– Herr Lehmann, Leander Haußmann, 2003
– O’Horten, Bent Hamer, 2007
– Kitchen stories, Bent Hamer, 2003
– Lista de espera, Juan Carlos Tabío, 2000
– Lars and the real girl, Craig Gillespie, 2007
– I love you, Marco Ferreri, 1986
– Toni Erdmann, Maren Ade, 2016
– Man on wire, James Marsh, 2008
– El Mariachi, Robert Rodriguez, 1992
– Tillsammans, Lukas Moodysson, 2000
– The Edge of Heaven, Fatih Akin, 2007
– Soul Kitchen, Fatih Akin, 2009
– Cous cous, Abdellatif Kechiche, 2008
– La faute à Voltaire, Abdellatif Kechiche, 2000
– Le prénom, Alexandre de La Patellière, 2012
– La moustache, Emmanuel Carrère, 2005
– Ema, Pablo Larraín, 2019
– Louise-Michel, Benoît Delépine, 2008
– Torremolinos 73, Pablo Berger, 2003
– Samsara, Lois Patiño, 2023
– La Teta Asustada, Claudia Llosa, 2009
– Kamome diner, Naoko Ogigami, 2006
– Hukkle, György Pálfi, 2002
– The cyclist, Mohsen Makhmalbaf, 1998
– At Five in the Afternoon, Samira Makhmalbaf, 2003
– Sisters with transistors, Lisa Rovner, 2020
– Vodka lemon, Hiner Saleem, 2003
– Miesten vuoro, Mika Hotakainen, 2010
– Another round, Thomas Vinterberg, 2020
– Millennium Mambo, Hsiao-Hsien Hou, 2001
– Leave no trace, Debra Granik, 2018
– Evil does not exist, Ryûsuke Hamaguchi, 2023
– Holy spider, Ali Abbasi, 2022
– The square, Ruben Östlund, 2017
– 4 Months, 3 Weeks and 2 Days, Cristian Mungiu, 2007
– Fremont, Babak Jalali, 2023
– Barking Dogs Never Bite, Bong Joon Ho, 2000
– Spaceship Earth, Matt Wolf, 2020
– The Source family, Jodi Wille, 2012
– Estômago, Marcos Jorge, 2021
– Central do Brasil, Walter Salles, 1998
– Honeyland, Tamara Kotevska, 2019
– Interdit aux chiens et aux Italiens, Alain Ughetto, 2022
– The Monk and the Gun, Pawo Choyning Dorji, 2023
– On the Go, Julia de Castro, 2023
– Teddy Bear, Mads Matthiesen, 2012
– PTU, Johnnie To, 2003
– City of wind, Lkhagvadulam Purev-Ochir, 2023
– Der Wald vor lauter Bäumen, Maren Ade, 2003
– Cartas Telepáticas, Edgar Pêra, 2024
– Propaganda, Slavko Martinov, 2012
– L’arrivo di Wang, Fratelli Manetti, 2011
– Celestial Wives of the Meadow Mari, Aleksey Fedorchenko, 2012
– Thomas est amoureux, Pierre-Paul Renders, 2000
– Run Lola Run, Tom Tykwer, 1998
– Caótica Ana, Julio Medem, 2007
– Holy Electricity, Tato Kotetishvili, 2024
– Art College 1994, Jian Liu, 2023
– The story of Looking, Mark Cousins, 2021
– Divinity, Eddie Alcazar, 2023
Sguazzano quasi tutti nella Baia.
grande. alcuni li ho visti, alcuni li ho visti ma 2000 anni fa, ma la maggior parte non li ho mai visti e mai sentiti, quindi ottimo. grazie.
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