qualche giorno fa ripensavo a un incontro che ho avuto esattamente 20 anni fa, nel 2005.
Categoria: Post
La rivolta piace solo se è nei film
con il gruppo cinema del collettivo abbiamo rivisto di recente Metropolis di Fritz Lang, del 1927. avevamo già visto diversi film muti nelle settimane precedenti, ma questo è il primo che ha generato riflessioni e discussioni. in parte secondo me perché è il primo film moderno, non così diverso dal cinema di oggi (e su questo scriverò altro a breve), in parte per l’aspetto politico.
non riassumo tutta la trama perché è intricata, ma diciamo che ci sono gli operai che vivono sotto terra e portano avanti un lavoro massacrante e alienante, mentre le classi benestanti vivono sulla superficie dove oziano e se la spassano. succedono un po’ di cose, c’è una rivolta degli operai che però finisce male, ma tutto porta al famoso finale: il mediatore tra le mani (gli operai) e la testa (il padrone) dev’essere il cuore. quindi armonia sociale, il padrone diventa un padrone buono, probabilmente le condizioni degli operai migliorano, l’amore vince su tutto.
Nessi tra i partigiani e gli yogurt
- principalmente sono bianchi
- a volte sono “alla frutta”
- vanno “al fresco”
- hanno una scadenza
- amatissimi da mia madre
- sono fatti principalmente d’acqua
- contengono batteri
- fanno parte di questa galassia
- alcuni sono magri
- alcuni sono interi
- possono essere divisivi
- hanno origini popolari
- non vengono mai citati nella Divina commedia
- entrambi vengono citati in questo post
(per ora mi sono venuti questi)
Chi dovrebbe parlare con gli alieni?
allora, il tempo di fare il sugo e preparare la pasta.
rendiamoci conto: se in questo momento arrivassero gli alieni, probabilmente dovrebbero parlare con trump e musk.
Rufy mangia i funghi esilaranti
10 consigli pratici per aumentare in modo naturale l’ormone della felicità, la serotonina, così potrete migliorare il vostro umore, ridurre lo stress, migliorare il sonno e la digestione.
Spezza le catene del lavoro
Inizia la giornata col sorriso mandando una lettera di minacce al tuo padrone scritta con le matite colorate, poi scrivi una lettera di sfanculo a caratteri cubitali sulle pareti dell’azienda con una bomboletta spray, e finalmente scappa via. Dai inizio all’effetto domino che con l’unione dei tuoi fratelli e delle tue sorelle metterà fine al sistema che ti opprime. Fonda la tua ciurma. Questo migliora anche la salute della tua pelle, che senza sfruttamento risulterà liscia, luminosa e brillante!
Quadrupedia
Quando torno a casa ho l’odore del loro sapone. Visto che a casa mia mancano sia il riscaldamento che l’acqua calda, quando vanno via approfitto della loro casa per farmi una doccia.
La Videografia del Collettivo
blob-manifesto video per definire la linea estetica/politica/poetica/spirituale del collettivo. vol 1.
E adesso droghiamoci
E se non lasciassimo le droghe in mano a giudici, psichiatri e sbirri?
Se negli anni ’60 l’idea che si potesse cambiare il mondo con l’aiuto degli psichedelici era possibile, oggi in gran parte sta rientrando in protocolli terapeutici, le aziende farmaceutiche investono in queste sostanze e il capitalismo ha assorbito quasi del tutto quella spinta. Perché quasi del tutto? Perché ad esempio state leggendo questo testo, scritto da chi crede che le droghe abbiano un potenziale sovversivo. E ci sono altre persone che ci credono, là fuori, da qualche parte. E ci sono anche numerose sacche di resistenza di individui che in qualche modo, nel loro modo, consumano queste sostanze.
più che il menestrello sarebbe il cantastorie, ma menestrello fa più ridere come parola.
immaginiamo questa scena: esco di casa la mattina e per strada incontro vari menestrelli che negli angoli del paese/città cantano le notizie del giorno. un sistema di informazione orale e musicale che trasforma le notizie in storie collettive.
Gli sbirri interiori
appendice al post ogni cosa è medicalizzata.
C’è anche un altro aspetto che non ho trattato, ma che si collega bene alla riflessione conclusiva sul fatto che l’autorità di cui dobbiamo avere paura è quella dentro di noi. Perché quella esterna si può e si deve abbattere o ignorare, ma quella dentro di noi è molto più insidiosa e difficile da combattere.
Sul tema delle droghe, osservavo come spesso si cerchi di giustificarne l’uso esclusivamente in ambito medico, mentre l’impiego a scopo ricreativo venga stigmatizzato, riflettendo una tendenza verso la medicalizzazione della società. Davo la colpa all’autorità, ma mi rendo conto che anch’io ho adottato lo stesso approccio, senza che nessuno me lo imponesse direttamente.
non potendo, almeno per ora, viaggiare nello spazio, alcuni membri del collettivo sono partiti in missione alla ricerca di forme di vita intelligente nei dintorni.
è andata così: erano finiti l’aglio e gli spaghetti e bisognava anche ritirare soldi, la macchina è rotta e questa non è solo una splendida occasione per muoversi esclusivamente a piedi ed esplorare, ma anche per cercare forme di vita interessanti e a noi affini.
Ogni cosa è medicalizzata
Parto da una cosa che mi sta a cuore: le droghe. L’ho scritto molte volte, lo ripeto ancora una volta: non vogliamo andare in farmacia, vogliamo drogarci.
su qualche social di merda mi è apparsa una grafica con i lavori più richiesti in futuro secondo il world economic forum e ci sono cose tipo “ingegneri di tecnofinanza” e “salesforce consultant”.
mmmmh… NO. questo è il futuro secondo voi. le cose, mi dispiace dirvelo, andranno un po’ diversamente.
Il ricettario del collettivo
ovvero i piatti proposti nella mensa del collettivo. veri esempi di CCPP (Cibi Calorici Per Proletari), pietanze economiche e sostanziose per sopravvivere e non morire. gli ingredienti sono esclusivamente o autoprodotti o comprati in supermercati popolari come eurospin, in’s, penny, quasi sempre in confezioni maxi e in offerta. sono ammessi anche i pacchi caritas. non c’è una suddivisione in antipasti, primi, secondi, spuntini, colazione, cena ecc. perché nel collettivo regna la totale anarchia alimentare. abbiamo preso molto seriamente il modo di dire “mangiare cavoli a merenda”. queste sono solo alcune delle ricette che si ripetono perché un’altra caratteristica della nostra mensa è che raramente viene replicato lo stesso piatto due volte, un po’ per noia, un po’ perché nessuno si ricorda le ricette. in molti dei piatti, praticamente in quasi tutti, è presente l’aglio.