Sì, odio anche io i punti nei titoli, fanno molto settimanale allegato al popolare quotidiano. E di questo vi chiedo. Scusa.
Ma cos’è che sta succedendo? Quello che è successo qualche anno fa, quando si è diffuso l’Uaar anche tra gli scemi e veniva voglia di andare ad abbracciare i testimoni di Geova e dirgli ma parlatemi un po’ di questa bibbia perché sembra una figata pazzesca, davvero.
Ora sta succedendo con gli anticasta o grillini o altri di quella razza. Di colpo mi viene una fortissima voglia di partiti, di commissioni, di consigli. Voglia di politica, ma quella vera, con la p minuscola.
La verità è che mi manca Beppe Pisanu.
Beppe, dove sei?
Come la fermiamo questa gente, Beppe, così poi possiamo tornare a combattere tra noi? Questi non mi piacciono, Beppe. Sembra sempre che abbiano appena visto Report o Striscia la notizia. O le Iene.
Ma poi è anche un fatto di linguaggio. Non mi piace come parlano.
E qua ci sta bene una dissolvenza che ci introduce alla rievocazione di un ricordo di gioventù (pochi anni fa ma sembrano secoli)…
Dunque.
Anni fa mi capitò una coinquilina olandese che aveva deciso di imparare l’italiano. Nel corso che seguiva le avevano consigliato di leggere ogni giorno il giornale e di farsi aiutare da qualcuno del posto per le espressioni che non riusciva a tradurre.
Io corrispondevo alla descrizione: ero uno del posto, e soprattutto non avevo mai un cazzo da fare. Quindi mi offrii volontario e per qualche tempo passammo mezz’ora al giorno a leggere insieme il giornale.
Risultato: ogni due righe dovevo fermarmi a riflettere perché le espressioni che avrei dovuto tradurre e spiegare non le capivo nemmeno io.
A parte la resa dei conti, i piedi di piombo, il braccio di ferro e i vari è giallo, è caos, è bufera, ogni tanto apparivano espressioni criptiche che facevano pensare più a messaggi in codice che a fatti e situazioni reali. Cose tipo le anatre zoppe che traccheggiano nel campo di Agramante.
Ai tempi della Prima Repubblica il politichese partoriva freddi ma evocativi paradossi di ispirazione euclidea, come nel caso delle celebri “convergenze parallele” di Aldo Moro, in seguito, come molte belle citazioni, più volte smentita e relegata a semplice leggenda metropolitana.
Ma poi Moro è morto (o almeno così ci hanno detto, tra l’altro ucciso da persone che in quanto a oscurità di linguaggio non scherzavano) e ora anche Andreotti non si sente molto bene, per cui quei livelli di grigia astrattezza democristiana si toccano sempre più raramente.
Mi viene in mente giusto Casini (oltre a te, Beppe) mentre gli altri sono un mix di allusioni sportive, slogan aziendali e Frate Indovino.
Questi grillini poi sono un po’ uomo della strada e un po’ metafore agresti criptofasciste e a volte nemmeno così cripto (l’aratro che semina, ecc.).
La verità è questa: la geometria è una delle grandi assenze nella politica italiana.
Eppure quella delle convergenze parallele resta un’espressione bellissima che sarebbe perfetta come titolo di un romanzo, uno di quelli che alludono a cose scientifiche come Le particelle elementari o La solitudine dei numeri primi o L’orizzonte degli eventi.
Quel genere di titoli che affascinano soprattutto il lettore di formazione umanistica, che per una volta crede di capire qualcosa di scientifico complicato eppure profondo: “Le convergenze parallele”, Einaudi Stile Libero 2012, il libro che farà battere il vostro cuore e ragionare il vostro cervello – e viceversa!
E poi ci facciamo anche il film, Beppe.
6 risposte su “Sta succedendo. Di nuovo”
babbeo
har har
l’ho scritto pensando a te.
dai, non dirmi che preferisci combattere al fianco di questi.
è come trovarsi in guerra contro hitler e avere al proprio fianco mister bean con una granata in mano.
andate avanti voi.
“Internet verrà fornita gratis a tutti via internet. Chi ha già internet potrà avere due internet. Chi non ce l’ha, dovrà farne richiesta via internet: dopo la richiesta fatta via internet, internet verrà consegnata porta a porta via internet a tutti i cittadini.”
mi ha fatto ridere: http://bollettinodallitalia.gqitalia.it/2012/05/22/il-sindaco-a-5-stelle-di-parma/
ahhh quando mp scriveva post come questi… zniff
Non sei solo: “Fenomeno Grillo? gente arrabbiata, ma Italia ha bisogno politica” Flavio Briatore.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/05/25/Briatore-voterei-Montezemolo_6933223.html
vabbè e come l’allineamento di certi pianeti: ogni 100 milioni di anni io e Flavio Briatore per qualche istante siamo d’accordo su una cosa.
(ma non sul voto a montezemolo666)