Affascinante questa storia dei droni americani. In pratica stanno devastando interi territori, uccidono gente qualunque, anche bambini, e terrorizzano le popolazioni. Possiamo dire che gli americani, dopo il tentativo fallito di Bush di esportare la democrazia, sono riusciti a esportare il terrore che provavano qualche anno fa, dopo gli attentati, ma in scala maggiore. La loro paura, la loro paranoia post-11 settembre è stata trasferita da New York a posti lontani come lo Yemen, la Somalia e il Waziristan*. Mentre gli americani iniziavano a sentirsi più sicuri, altrove iniziavano a vivere nel terrore, e a oggi le vittime civili** delle azioni americane potrebbero essere più o meno il doppio delle vittime dell’11 settembre. Il cielo è diventato pericoloso, il nemico è silenzioso, invisibile e uccide dall’alto. Emette solo un ronzio. Pare che i droni infatti emettano un suono simile a quello del calabrone. A me già fanno cagare sotto i calabroni, perché dal suono si capisce che sono grossi, figuriamoci un drone. Direi che c’è abbastanza materiale per un bell’horror metaforico con messaggio politico. Chi lo fa? Ho immaginato un film di fantascienza horror un po’ in stile anni 50, con giganteschi calabroni che arrivano dal cielo e uccidono centinaia di persone nei villaggi. Anzi forse sarebbe ancora più interessante così: i calabroni giganti iniziano a tormentare piccoli centri di uno stato americano, di quelli con i WASP (che in inglese vuol dire anche vespa, quindi perfetto) super patriottici che non digeriscono un negro alla casa bianca ma che lo sopportano finchè fa il culo ai terroristi. Quando una notte vengono improvvisamente attaccati da questi misteriosi calabroni giganti i WASP si difendono come possono, a colpi di fucile e barili di benzina (molte scene notturne), ma quasi subito arrivano gli uomini vestiti di nero della cia/nsa/fbi/wwf/ecc e lo spettatore accorto capisce che potrebbe trattarsi del solito esperimento governativo sfuggito al loro controllo. La cosa in realtà è ancora più complicata: i terroristi che hanno scatenato i calabroni contro gli americani sono effettivamente arabi, ma i calabroni sono americani. I terroristi erano riusciti a catturare uno di questi mostri che gli americani utilizzavano contro di loro (come è capitato realmente con il drone RQ-170 caduto in territorio iraniano) e a clonarne un intero sciame. Quindi i cittadini americani – solo alcuni dei protagonisti del film, gli altri o muoiono o restano fedeli ai loro ideali fino alla fine – capiscono che il terrore della morte e della distruzione era lo stesso che provavano gli arabi che subivano gli attacchi americani. Empatia, dubbi nella mente dello spettatore. Qui ci metterei qualche primo piano al rallenty di un bambino che piange e poi esplode, o qualcosa del genere, e poi una canzone triste nel finale.
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Drones: The Movie
*E si torna a imparare la geografia grazie ai bombardamenti americani: chi aveva mai sentito parlare del Waziristan? La mia cultura geografica è cresciuta così: grazie alle azioni militari degli americani, fin da piccolo, quando conservavo gli articoli sulla prima guerra del Golfo e poi andavo a cercare sull’atlante i luoghi dei bombardamenti.
**Una delle mosse geniali dell’amministrazione di Obama è stata rivedere lo status di “civili”: NON lo sono tutti i maschi in età militare che si trovano fisicamente vicini ai gruppi di guerriglieri, perché se sei lì ci sarà un motivo no?, e il risultato ovviamente è stato che secondo i dati ufficiali le morti civili diminuiscono e gli attacchi dei drone appaiono precisi, efficaci, puliti, tanto che Obama – che vaglia personalmente la lista degli “obiettivi” nella “kill list” – se ne vanta tranquillamente, anche se ogni tanto può capitare di colpire perfino i soccorritori di un primo attacco o addirittura i partecipanti di un funerale (fonte). Un’altra delle mosse geniali, ma questa in realtà forse viene dall’amministrazione precedente, non lo so, è stata quella di affidare gli attacchi con i droni alla CIA, che ovviamente, trattandosi di un’agenzia di spionaggio, non è esattamente trasparente sui dati delle azioni militari segrete. Questo è il motivo per cui possiamo sparare tutti i numeri che vogliamo senza sapere esattamente se sono giusti o no. Ma, per i motivi spiegati sopra, concentrarsi sui numeri in questo caso può essere fuorviante, dato che anche i numeri, anzi soprattutto i numeri, possono essere facilmente manipolati o diversamente “interpretati”. Almeno in questo caso, la verità non è nei numeri.
6 risposte su “Drones: The Movie”
capolavoro annunciato
vero? sarebbe davvero bello. perchè non mi assumono a hollywood? tra l’altro si può fare anche il merchandising con i pupazzi calabroni da dare ai bambini.
Grandioso, potresti fare una di quelle social-collette che vanno adesso, mettendo il target intorno ai 200 milioni di dollari
ahah ma sai che è una buona idea? da quando ho visto “iron sky” (quello con i nazisti sulla luna) ho capito che tutto è possibile. tra l’altro è bello, lo consiglio.
Il sito dovrebbe essere kickstarter
ehhhhhhhhhhhhhhhh http://www.unionesarda.it/Articoli/News/276877