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RRRRRRRRRRRRRRRRRRiiiidii

sempre sul rispondere “bene”, oggi la farmacista mi ha chiesto come stavo. farmaciste, meriterebbero un discorso a parte. nel senso che è meglio metterlo da parte e non farlo. appunto: le pizze al taglio fanno quasi sempre cagare, buone solo se hai fame. il fatto: mi hanno dato un potente sonnifero al posto di un altro farmaco e sono andate in panico quando ho spiegato l’errore. io l’ho raccontato molto divertito, “ma quindi cosa ha fatto?” “ahah, niente, ho dormito!”. volevo minimizzare, ma il fatto che lo trovassi divertente le ha terrorizzate il doppio. una delle tante conferme che la commedia è il modo giusto di raccontare le tragedie, di esaltarle. avrei voluto anche intonare: tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto, in una smorfia il singhiozzo e ‘l dolor. ah, riiiidi, pagliaccio, sul tuo amore infranto! ridi del duol, che t’avvelena il cor! ma c’era la vecchia dietro che premeva, lei aveva preso il biglietto ma io c’ero prima, un classico.

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