scienza a parte penso sia anche il momento di soluzioni esoteriche e riti apotropaici, di inventarsi ogni giorni migliaia di divinità da venerare e a cui rendere tributo. noi avevamo iniziato così:
(o forse proprio così abbiamo scatenato tutto questo? mmm)
ma ieri, proprio mentre auspicavo gesti apotropaici, ecco che, durante l’illegale passeggiata mattutina tra i campi, scopro che LA CAMPAGNA ESOTERICA RESISTE:



da qui, tra psicogeografia, decreti e ordinanze, inizio a vedere segni ovunque, come all’inizio di Cosmo di Witold Gombrowicz, quando i due protagonisti trovano un uccello e un bastoncino impiccati e varie associazioni fra questi e un gatto e una bocca a una crepa sul muro: e la realtà diventa davvero così, se si esce solo una volta al giorno per un’ora, l’ora d’aria, e si guarda tutto come la prima volta, come un rebus oscuro e confuso di cui ogni giorno si può intravedere una soluzione ma ogni giorno cambia un po’ e la soluzione non arriva mai e forse non esiste.